• 28 Ottobre 2025 0:28

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Una poderosa macchina organizzativa si è messa in moto a Remanzacco, coinvolgendo quasi un centinaio di  volontari, enti e istituzioni facete parti Distretto delle Valli del Natisone, per simulare un’emergenza purtroppo possibile in Friuli: una scossa di terremoto.

“L’esercitazione rientra nel programma annuale del Distretto, che coinvolge dodici comuni delle Valli del Natisone – spiega il vicesindaco di Remanzacco Dario Angeli -. Quest’anno è toccato a noi, con un tema legato ai cinquant’anni dal terremoto che commemoreremo nel 2026”. “L’esercitazione è stata una vera palestra operativa – riepiloga il sindaco Daniela Briz -. Abbiamo attivato il Centro Operativo Comunale e coinvolto circa novanta volontari della Protezione Civile, con la partecipazione di Croce Rossa, Radioamatori, Vigili del fuoco, Polizia locale, unità cinofile, tecnici NetPro per la verifica degli edifici, militari della Caserma S. Lesa di Remanzacco per l’allestimento di una cucina da campo. È stato un momento di confronto anche per i sindaci del distretto, utile a evidenziare le criticità e a valutare la solidità del nostro piano comunale di emergenza. Ringrazio tutti i volontari intervenuti con i loro coordinatori e Paolo Grosso, coordinatore del distretto Valli del Natisone”. Il sindaco ricorda che la simulazione è stata dedicata alla memoria di Elena Lo Duca, volontaria della Protezione Civile e coordinatrice della squadra di Prepotto, “che ha perso la vita proprio mentre era impegnata nelle operazioni di spegnimento di uno degli incendi che stavano devastando alcune zone della nostra regione”.

A lanciare l’allarme simulato è stata la PC di Palmanova, da lì si è attivata la macchina operativa: segnalazioni di edifici instabili, allestimento del campo tende, gestione di punti di raccolta, evacuazione. Enrico Del Favero, coordinatore della Protezione Civile di Remanzacco, dettaglia le attività svolte: “Abbiamo operato in tutte le frazioni, simulando la ricerca di dispersi e l’accoglienza di sfollati. Sono stati coinvolti 90, 37 e 50 volontari su tre giornate, 15 i mezzi operativi movimentati (ringrazio in particolare il Comune di Tavagnacco per il supporto logistico). È stata un’esperienza nuova: dopo nove anni di attività e due da coordinatore, ho potuto toccare con mano la complessità della gestione del COC, che richiede sangue freddo e capacità di delega. Abbiamo commesso piccoli errori, ma è proprio questo il senso dell’esercitazione: imparare e migliorare”.

Un’occasione importante, dunque, per Remanzacco, che ha accolto i corsisti del Master in logistica della sicurezza ed emergenza del Centro Alti Studi Difesa di Roma, tra cui la giovane concittadina Francesca Ranocchi. I partecipanti hanno osservato il piano comunale e formulato proposte migliorative, in particolare sull’integrazione dei dati relativi alle persone con fragilità o disabilità, per garantire una risposta tempestiva e inclusiva in caso di emergenza. Il colonnello Alessandro Tassi, già comandante della caserma Lesa e oggi docente del master, evidenzia il valore formativo dell’iniziativa: “Remanzacco è stata una delle tappe del nostro percorso, che ha già toccato il Lago Maggiore e la Sicilia. I corsisti hanno lavorato in gruppi, analizzato i piani comunali e redatto un vademecum che sarà presentato il 24 ottobre a Roma e alla Protezione Civile nazionale. Il Friuli Venezia Giulia ha una tradizione riconosciuta a livello nazionale, ma c’è sempre margine di miglioramento. A Remanzacco abbiamo suggerito di sviluppare ulteriormente il censimento delle persone senza rete familiare, integrando i dati con sistemi informatici aggiornabili”. La prossima edizione del master sarà inaugurata il 30 gennaio 2026 proprio a Palmanova.