• 8 Settembre 2024 3:11

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BRACCIO DI FERRO A MONFALCONE PER LA RIAPERTURA DEI CENTRI ISLAMICI DEDITI ALLA PREGHERIA

“Va ribadito che la vicenda dei due centri islamici non ha alcuna attinenza con la libertà di culto, che considero un valore per chiunque intende professare la propria fede. Ripeto e sottolineo: il Comune non si è mai mosso in funzione di limitare il culto di questa comunità.
La domanda da porsi è: viviamo ancora in uno Stato di diritto? In uno Stato di diritto il rispetto delle norme di legge, quelle urbanistiche e quelle che garantiscono la sicurezza, è un dovere di tutti i cittadini. In uno Stato di diritto non si può derogare dalle leggi vigenti per favorire il singolo cittadino o un gruppo di pressione perché esse garantiscono sempre l’interesse generale e la sicurezza della comunità.
Le istituzioni devono assicurare l’incolumità pubblica che riguarda sia i frequentatori di uno spazio aperto al pubblico, sia chi abita o transita nel comprensorio interessato da quell’edificio. La sicurezza e l’incolumità non sono mediabili o opinabili, va garantita – senza se e senza ma – e quando si rilevano situazioni di illegalità o di rischio, il Comune ha la responsabilità di intervenire per evitare ogni possibile conseguenza”.