Il Consorzio di Bonifica Pianura Friulana ha avviato gli interventi di manutenzione ordinaria sui corsi nelle aree collinari dell’alta pianura friulana e nei bacini idraulici del Torre-Natisone ricadenti nel comune di Cividale del Friuli. I lavori, necessari per garantire il corretto deflusso delle acque e la funzionalità idraulica, prevedono perlopiù lo sfalcio della vegetazione e la rimozione di piante lungo i corsi d’acqua nei comuni di Buja, Colloredo di Monte Albano, Moruzzo, Fagagna, Majano, Pagnacco, San Daniele, Treppo Grande, Faedis, Moimacco, Povoletto, Remanzacco e Cividale del Friuli.
Il progetto prevede una spesa complessiva di 560mila euro ed è sostenuto economicamente dai canoni di bonifica secondo il Piano di Classifica 2024 (documento che ha ridefinito le diverse zone del territorio che beneficiano dell’attività di bonifica per finalità ambientali e idrauliche). Viene realizzato in collaborazione con le amministrazioni locali con le quali il consorzio ha individuato priorità e criticità. I lavori, infatti, sono stati pianificati per rispondere a precise esigenze territoriali quali il rispetto delle tempistiche di raccolta delle colture in atto, principalmente mais e soia (quest’anno particolarmente in ritardo per lo sviluppo del clima autunnale anomale); l’ottimizzazione dei costi di spostamento per le ditte esecutrici, secondo criteri di vicinanza; la definizione delle migliori vie di accesso e modalità di taglio secondo le indicazioni delle stazioni forestali; la minimizzazione dei tempi del fermo cantiere.
“Pur trattandosi generalmente di interventi di manutenzione ordinaria, indispensabili ad assicurare il corretto scolo delle acque, non sono stati trascurati gli aspetti ambientali e paesaggistici dei vari contesti interessati – sottolinea il direttore generale Armando Di Nardo – con particolare attenzione per le modalità di intervento e la gestione del materiale vegetale di risulta. L’intenzione è quella di rispettare il cronoprogramma mantenendo la contemporaneità dell’esecuzione nelle due macroaree Alto Friuli e Torre Natisone, così da garantire la consegna di un’efficientata rete di scolo a servizio di tutta la popolazione Se le condizioni meteorologiche lo consentiranno – conclude Di Nardo -, i lavori si concluderanno verso marzo-aprile 2025”.
“Oltre a sfalcio e pulizia, che garantiranno il regolare deflusso delle acque, si aggiungono opere di riparazione e difesa spondale, individuate secondo le diverse criticità segnalate anche dalle amministrazioni locali – spiega il responsabile dell’attività manutentoria sul territorio Massimo Ventulini -. Per le sponde sarà assicurata la stabilità e l’impermeabilità; saranno inoltre garantite ispezione e sorveglianza specialmente in occasione di interventi emergenziali per la riparazione di eventuali cedimenti”.
Gli interventi sono stati autorizzati dai soggetti competenti, soprattutto per gli aspetti paesaggistici, con sopralluoghi assieme alle stazioni forestali, che hanno dimostrato grande collaborazione. “Vogliamo offrire alle amministrazioni comunali e ai territori interessati un’attività più puntuale ed efficiente, per salvaguardare i rischi idraulici e attuare interventi di natura ambientale di cui si avvertiva la necessità – conclude la presidente dell’ente consortile Rosanna Clocchiatti -. E il Piano di classifica recentemente approvato, prevedendo nuovi compiti e funzioni per il Consorzio, costituisce per queste finalità uno strumento indispensabile”.