Secondo incontro del Consorzio di bonifica Pianura friulana con i comuni della sinistra Torre interessati dallo studio in corso di redazione dall’ente consortile, in collaborazione con le università di Udine e di Padova. Un documento che consentirà di simulare diversi scenari e di individuare le possibili fonti di approvvigionamenti idrico nell’alta pianura friulana orientale (un territorio di circa 300 km2), in un delicato momento storico in cui i frequenti e prolungati periodi con precipitazioni sotto la media e i cambiamenti climatici in atto lasciano presagire pesanti conseguenze della siccità per l’agricoltura, specie nelle aree non servite da impianti consortili.
Le diverse fasi dello studio idrogeologico e idrologico, assieme a un modello di flusso sotterraneo, finanziato dalla Regione FVG per 102 mila euro, erano state presentate un paio di mesi fa ai comuni interessati, di nuovo riuniti su invito del consorzio per ricevere aggiornamenti.
Articolato in quattro fasi, dopo un’approfondita analisi conoscitiva che ha previsto una copiosa raccolta di dati dai diversi soggetti competenti (tra cui Regione, Protezione civile, università), lo studio ora entra nel vivo con la finalità di ottenere indicazioni sulla disponibilità della risorsa idrica. I cambiamenti climatici in atto comportano la necessità di realizzare nuove e diversificate infrastrutture irrigue in aree che vanno sempre più frequentemente in sofferenza; a questo proposito il Consorzio, infatti, sta pensando anche nella zona della sinistra Torre alla creazione di piccoli invasi che possano accumulare acqua nelle stagioni piovose per distribuirla nei periodi siccitosi, e ad impianti ad alta efficienza per limitare la quantità di acqua utilizzata. Lo studio in atto fornirà le necessarie indicazioni per la programmazione e progettazione di queste opere.