• 16 Giugno 2025 21:52

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Un traguardo eccezionale è stato festeggiato sabato scorso dalla Sezione AIA di Gradisca d’Isonzo, insieme alla Componente del Comitato Nazionale Marinella Caissutti e al presidente dello stesso comitato isontino, Roberto Semolic: i 70 anni di appartenenza all’Associazione Italiana Arbitri di Enzo Barbaresco, ex fischietto internazionale e commendatore della Repubblica.

Entrato nell’AIA nel 1954 presso la Sezione di Cormòns, Barbaresco ha intrapreso una brillante carriera arbitrale che lo ha visto rapidamente salire di categoria, raggiungendo la Serie A nel 1967. La sua prima direzione nella massima serie fu Napoli-Mantova, conclusasi 0-0.

Nel 1978 è diventato arbitro internazionale, debuttando a Lisbona in Sporting Club Portugal-Banik Ostrava. Ha poi diretto importanti gare internazionali – tra cui Scozia-Belgio, Spagna-Jugoslavia, e Francia-Germania – collaborando anche con figure di spicco come Concetto Lo Bello.

Numerosi i riconoscimenti ricevuti nel corso della sua carriera, tra cui i premi “Vincenzo Orlandini” (1967), “Giovanni Mauro” (1978-1979), “Dattilo” (1982-1983) e il prestigioso “Guerin Sportivo”.

Barbaresco ha partecipato anche a grandi competizioni europee, dirigendo la finale della Coppa delle Coppe e la semifinale di Coppa dei Campioni nel 1983 tra Dinamo Kiev e Hamburg. Ha concluso la sua carriera internazionale con la partecipazione alle Olimpiadi di Los Angeles nel 1984.

Dopo il ritiro, ha ricoperto incarichi di rilievo come vice commissario CAN C e osservatore arbitrale in CAN A e B, fino a essere nominato arbitro benemerito il 1° luglio 1984.

Durante la cerimonia di celebrazione, Barbaresco ha ricevuto una pergamena commemorativa e ha emozionato i presenti con racconti della sua lunga carriera. Un tributo sentito a una figura che ha segnato un’epoca dell’arbitraggio italiano, lasciando un’impronta profonda nella storia dell’AIA.

 

 

 

 

 

Nella foto, da sinistra a destra: Marinella Caissutti, Enzo Barbaresco e Roberto Semolic