I vigili del fuoco di Pordenone hanno organizzato assieme all’ASFO (Azienda Sanitaria Friuli Occidentale), dalla Croce Rossa e alla Polizia Stradale una simulazione di maxi emergenza con tema l’intervento nel contesto di un incidente stradale complesso e con il coinvolgimento di numerosi automezzi.
Dopo 3 anni di esercitazioni periodiche e congiunte con l’ intento di creare un maxi team di soccorritori sempre più coeso, lo staff organizzativo ha riunito quasi 100 persone suddivise in 27 vigili del fuoco, 25 operatori sanitari, 24 figuranti CRI, 5 agenti della PS, il tutto sabato 28 ottobre dalle 18.00 alle 21.00.
Lo scenari d’intervento rappresentava, come detto, un incidente tra un camion ed un’autovettura con conseguente incendio e successivo tamponamento di ulteriori tre autovetture e un furgoncino.
All’interno di questi mezzo i figuranti truccati della CRI hanno simulato le patologie e i traumi indotti dall’incidente. Le squadre VVF, rispettando le tempistiche stradali per raggiungere il target, sono intervenute con 2 AOS, 1 ABP, il carro soccorso, il carro luce ed una Sala Operativa mobile (UCL). Hanno così gestito la sicurezza dello scenario, spento l’ incendio dell’ autovettura, soccorso le persone incarcerate, utilizzato la pedana per lavorare agevolmente sull’ estricazione dell’autista del camion e supportato il personale sanitario utilizzando le tecniche TPSS nelle complesse operazioni di triage. Il personale sanitario arrivato con 6 ambulanze, l’automedica e l’elisoccorso, che è atterrato direttamente sul target in notturna ed elitrasportato un paziente fino alla base di Campoformido. Per gestire l’evento è stato anche allestito un Posto Medico Avanzato. La Sala operativa regionale sanitaria (SORES) ha quindi messo a disposizione 2 operatrici che rispondevano al telefono gestendo i mezzi sanitari e coordinandosi con la sala operativa mobile dei vigili del fuoco. La polizia ha contribuito nella zonizzazione dello scenario ed al fermo di alcuni clandestini trasportati all’interno di un furgonato incidentato.
In perfetta sinergia e coordinamento delle risorse la macchina dei soccorsi si è mossa con il solo obbiettivo di soccorre al meglio tutti i coinvolti dimostrando grande capacità di cooperazione, merito soprattutto del percorso formativo fatto assieme negli ultimi anni. Tra il pubblico presente circa una cinquantina di addetti ai lavori, anche esperti di maxi emergenze provenienti dalla vicina Slovenia che hanno apprezzato il lavoro svolto.