Nel pomeriggio del 9 febbraio 2024, i Carabinieri della Stazione di Faedis, coadiuvati da personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cividale del Friuli (UD), hanno tratto in arresto, su provvedimento cautelare dell’Autorità Giudiziaria friulana, un 36enne del luogo, senza stabile occupazione e già noto alle forze dell’ordine.
All’uomo sono stati contestati i reati di atti persecutori e violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa ai danni dei suoi vicini di casa, una coppia di ultrasettantenni, che nel 2023 avevano sporto formale denuncia, lamentando una serie di reati ai loro danni, tra cui atti persecutori, violenza privata, lesioni personali, percosse e danneggiamento, messi in atto per dissidi riconducibili a problemi di vicinato e reiterati fino al punto di costringerli a lasciare la propria casa, trovando ospitalità da un parente.
A seguito degli accertamenti effettuati dai Carabinieri, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Udine aveva emesso, nei confronti dell’uomo, un provvedimento cautelare di divieto di avvicinamento alle persone offese, più volte trasgredito dal 36enne, che, per questo, era stato deferito anche per violazione del provvedimento del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa e sottoposto all’ulteriore misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Faedis, subito disattesa anch’essa, come è stato accertato dai Carabinieri, che, a questo punto, hanno chiesto ed ottenuto nei suoi confronti la misura della custodia cautelare in carcere, unica ritenuta idonea a contenere il rischio di ulteriori reiterazioni di fatti analoghi a quelli contestati.
Rintracciato e dichiarato in arresto, l’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato accompagnato al carcere del capoluogo friulano.