• 11 Giugno 2025 4:25

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IMPIANTO DI ACCUMULO A COLLOREDO DI PRATO

Riceviamo e pubblichiamo.

«I gruppi consiliari di opposizione, contrari alla realizzazione della mega-centrale di accumulo elettrochimico, preso atto della contrarietà espressa dal comune di Basiliano alla centrale di Colloredo di Prato, chiedono la dimissioni immediate del sindaco Peressini e di tutti i Consiglieri pasianesi che hanno votato Sì a quest’opera devastante. Il sindaco ha portato in Commissione nella sera di venerdì un provvedimento favorevole alla centrale per votarlo il lunedì pomeriggio senza consultare né la popolazione né i Consiglieri che, a causa del colpo di mano e della chiusura degli uffici sabato, domenica e (da quando è sindaco Peressini) anche il lunedì mattina, non hanno potuto nemmeno chiedere spiegazioni sull’opera. Ricordiamo che i rischi sono molteplici e gravi:  innanzitutto lo sconvolgimento ambientale, dove c’era campagna si insedia una distesa di container chimici  che, come ben sappiamo, non può essere camuffato e cambia per sempre il volto di Colloredo; c’è il pericolo elettromagnetico che ovviamente scoraggerà la frequentazione dei luoghi e che rappresenta una criticità subdola e invisibile, da monitorare e governare; c’è un imponente traffico di Camion, ampiamente descritto nel piano attuativo; c’è il concreto rischio che le abitazioni si deprezzino, azzerando gli investimenti di famiglie che avevano scelto Colloredo per la sua bellezza naturalistica; infine c’è il più grave dei rischi, che investe Colloredo ma anche Bressa, Martignacco , Basiliano, Passons, Pasian di Prato e la città di Udine: come è accaduto a Neermoor in Germania, a Suncycle in Turingia a San Diego in California, a Victoria in Australia, a Kilnning in Scozia queste mega centrali sono come bombe pronte ad esplodere e quando questo accade l’incendio è indomabile e dura anche molti giorni, per la precisione 5 giorni di incendio chimico nel caso americano, con danni ambientali incalcolabili ed evacuazioni. Altrettanto pericoloso è il rischio di inquinamento chimico del terreno che avvelena i campi diffondendosi inesorabilmente nelle falde. Difetti di fabbricazione, installazioni complesse errate, componenti incompatibili, guasti durante le normali operazioni come sovraccarico, surriscaldamento, errori nella gestione delle batterie, manutenzione errate o banalmente un evento atmosferico come un fulmine fulmine sono tra le principali cause degli eventi catastrofici. La giunta pasianese, votando sì, ha dato il via libera alla realizzazione del mega impianto e fatto saltare per sempre il tavolo di concertazione, condannando non solo Pasian di Prato ma anche Udine e il suo hinterland alla presenza di una centrale a tecnologia ampiamente criticata, che porta a termine il progetto di tosoliniana memoria di un termovalorizzatore. Per queste enormi responsabilità, solo una amministrazione nuova e unitaria fra tutte le forze politiche del comune potrà evitare questo disastro che se non solo ambientale, sarà certamente sociale per Colloredo, per il Comune e per la città di Udine.»

I gruppi di opposizione in Consiglio Comunale a Pasian di Prato.