• 21 Novembre 2024 13:01

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NO ACCIAIERIA IN AUSSA CORNO. COMUNICATO STAMPA DI MAURO POPESSO SINDACO DI MARANO LAGUNARE

Comunicato stampa del Sindaco di Marano Lagunare Mauro Popesso
Seguo con interessata preoccupazione le notizie di questi giorni su giornali regionali, nazionali e su blog,
dalle quali si apprende che il Gruppo Danieli, dopo aver reindirizzato a Piombino i propri interessi, ha
presentato ricorso al TAR contro la decisione della Regione FVG di bloccare l’iter di valutazione sulla
possibilità di costruire un nuovo impianto siderurgico inizialmente ipotizzato a ridosso della Laguna di
Marano. La perplessità sale quando dalle pagine si legge che Danieli ha chiesto anche i nominativi dei
cittadini che hanno firmato una petizione contraria all’ipotesi di cui sopra.
Bene ha fatto il Presidente del Consiglio Regionale Mauro Bordin a non consegnare questi nominativi e
bene farebbe l’azienda friulana ad analizzare più un dettaglio il perché siamo arrivati a questo punto, le
ragioni e le motivazioni che hanno spinto, non solo più di 24 mila friulani a firmare contro la loro proposta,
ma anche la quasi totalità dei Consigli Comunali della Bassa Friulana ad esprimersi in maniera contraria.
Il Consiglio Comunale di Marano Lagunare, che da Sindaco presiedo, è stato il primo ad approvare un
Ordine del Giorno, presentato dal Gruppo Uniti per Marano e votato all’unanimità, che esprime, per motivi
di tutela generalizzata dell’ambiente in linea con l’idea di sviluppo ed economia sostenibile portata avanti
dalla mia Amministrazione, il fermo dissenso a qualsiasi ipotesi di insediamento ed infrastrutture connesse
che possano avere effetti negativi anche percettivi sull’ambiente, sulla laguna, sul paesaggio, sul turismo e
sulla pesca. Un atto argomentato, sostenuto dal buon senso e dalla giurisprudenza, basato su concetti di
protezione e tutela di un territorio fragile, quello lagunare, che nel corso dei decenni passati ha già dato
troppo e che, a seguito di queste pressioni subite, ha oggi la fortuna di essere oggetto di particolare
attenzione attraverso speciali vincoli di tutela locali, regionali, nazionali e comunitari.
Qui non si tratta di fare una battaglia tra Davide e Golia, tra la grande multinazionale contro il singolo
cittadino firmatario che con quel gesto ha rimarcato la propria volontà, si tratta di capire le ragioni che
hanno spinto un territorio intero a schierarsi a difesa di un patrimonio inestimabile: la Laguna.
Ho letto anche la nota del Gruppo Danieli, che specifica che il proposito delle richieste alla Regione FVG è
solo quello di voler raccogliere informazioni per comprenderne le ragioni e dare ai propri azionisti
motivazioni complete. Bene, sono concorde. È infatti necessario fare chiarezza per tutti, non solo per gli
azionisti, sul perché di una contrarietà espressa dai Comuni, dai Sindaci, dai Cittadini, da un territorio tutto.
Per noi che viviamo qui ogni giorno, le motivazioni sono pressoché ovvie, viviamo in prima persona il tesoro
che abbiamo davanti agli occhi, ma se non fosse così chiaro, ed è assolutamente lecito, a chi amministra
una società multinazionale che magari a Marano ed in Laguna non c’è mai stato, volgo un invito alla
Dirigenza del Gruppo di Buttrio e agli azionisti che vogliano capire meglio le ragioni che ci hanno spinto
verso queste azioni di dissenso. Sarà mia cura organizzare una visita sul territorio, usciremo in barca in
Laguna e spiegheremo a tutti, ancora una volta, perché questo territorio ha detto no.