“Far conoscere e condividere il valore della prevenzione con i giovani e per i giovani, per una comunità sempre più consapevole e responsabile. Far comprendere con mano, nella praticità di ogni giorno, il significato di rischio e di calamità, portando a riflettere sull’importanza di essere preparati ad affrontare le situazioni di pericolo ed emergenza, nel territorio in cui si vive e in quello dove vivono altre popolazioni nello stato urgente del bisogno. Questa è la finalità dei campi scuola estivi finanziati dalla Protezione civile regionale che ha messo a disposizione per il progetto oltre 74.000 euro”.
Lo ha sottolineato l’assessore regionale con delega alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, intervenuto nel primo pomeriggio di oggi a Mortegliano, alla festa di chiusura del primo campo estivo “Anche io sono la Protezione civile” che ha visto coinvolti 30 bambini e ragazzini di età compresa tra gli 8 e i 16 anni che hanno vissuto per 24 ore al giorno la vita in tenda, affiancati dai volontari di protezione civile del Distretto di Pc del Cormor. Presente tra gli altri anche il sindaco, Roberto Zuliani.
“Destinatari di questa iniziativa di sensibilizzazione e concreta formazione, studiata specificatamente in base all’età, sono i giovani: è una fascia di popolazione per la quale riteniamo opportuno intraprendere percorsi finalizzati a sviluppare capacità di risposta alle situazioni di emergenza, in un percorso di responsabilizzazione ed educazione, con ricaduta positiva sull’intera comunità, tramite una diffusione, ‘per osmosi’, delle buone pratiche da adottare da parte di tutti i cittadini, ogni giorno, per tutelare sé stessi e gli altri, oltre al territorio, e in particolare in situazioni di calamità” ha sottolineato Riccardi.
“Fondamentale la collaborazione dei gruppi comunali di protezione civile del Friuli Venezia Giulia, dei Comuni, delle associazioni di Protezione civile, dei docenti e di tutto il mondo del volontariato che ruota attorno a questa importante iniziativa che si concentra in particolare nei mesi estivi dedicati alle vacanze, in attesa della via del nuovo anno scolastico” ha aggiunto ancora Riccardi.
“L’obiettivo è pure quello di sviluppare una sempre maggiore sensibilità, anche nella gestione dei rapporti umani, nel sentire e capire le esigenze e i bisogni dei ragazzi che partecipano ai campi scuola – ha specificato Riccardi -. Usciamo da un periodo di pandemia segnato dall’isolamento, in cui a soffrire molto sono stati in particolare i ragazzi. Esperienze passate pilota avviate dalla Protezione civile del Fvg, sempre in merito ai campi scuola, hanno dimostrato quanto i giovani e in generale le persone coinvolte in questa iniziativa risultino essere più empatici e ricettivi nel cogliere le necessità dei cittadini. Quindi più attenti anche ad aspetti sociali e di integrazione, non solo tecnici e logistici, che un’emergenza chiama ad affrontare tutti noi”.
“Le iniziative sono organizzate per la prima volta a livello locale, proprio per coinvolgere sul territorio, comunale, locale, i ragazzi, le loro famiglie e i distretti di protezione civile, per coinvolgere ed essere più vicini alle comunità di riferimento e per cercare di avvicinare i ragazzi al mondo del volontariato nel paese e nell’area dove vivono” ha aggiunto ancora Riccardi.
Il progetto “Anche io sono la protezione civile” è gestito nella pratica dai volontari dei gruppi comunali di protezione civile dei vari territori del Friuli Venezia Giulia, con l’appoggio e la collaborazione delle istituzioni locali e delle associazioni di volontariato.