• 28 Giugno 2025 18:34

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I poliziotti della Squadra mobile di Udine hanno arrestato 7 persone e denunciato altre 21 per possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi. Le indagate, tutte straniere tra i 24 e i 66 anni, si proponevano come badanti comunitarie, presentando documentazione dell’Unione europea contraffatta. Cercavano lavoro in provincia di Udine esibendo documenti d’identità validi per l’espatrio di Slovacchia, Polonia e Bulgaria. Questo espediente, permetteva loro di accedere al mondo del lavoro nel circuito delle agenzie delle badanti e di godere di benefici giuridici, fiscali e sanitari, aggirando le norme che regolano l’ingresso e la permanenza nel territorio nazionale dei cittadini extracomunitari. Per motivi lavorativi, le straniere si erano successivamente spostate in diverse province italiane. Le perquisizioni degli investigatori hanno riguardato infatti, Padova, Treviso, Trento, Bolzano, Milano, Aosta, Firenze, Prato, Macerata, Roma e Napoli, oltre a Udine. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati 21 documenti comunitari falsi, nonché codici fiscali, attestazioni di rilascio degli stessi e copie di contratti di lavoro sottoscritti. Tre donne a Bolzano, una a Udine, una a Milano, una a Treviso e una a Macerata sono state arrestate in flagranza di reato mentre tutte le altre sono state denunciate all’Autorità giudiziaria. Quest’ultime al termine dei controlli dei poliziotti degli uffici immigrazione delle questure, qualora permanesse l’insussistenza dei requisiti per il regolare soggiorno sul territorio nazionale, saranno espulse. L’attività d’indagine, seguito di un’operazione analoga dello scorso gennaio, è tuttora in svolgimento per individuare le persone che hanno procurato alle donne i documenti fittizi, dietro il corrispettivo di una somma di denaro che andava dai 300 ai 600 euro e per verificare che le stesse “modalità operative” non vengano utilizzate da gruppi criminali di altri Paesi extracomunitari.

Le parole di Domenico Farinacci Questore di Udine