• 21 Novembre 2024 13:14

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GDF TRIESTE: FRODI NEL SETTORE DEGLI INCENTIVI ALLA DIGITAL ECONOMY. LA GUARDIA DI FINANZA DI TRIESTE SEQUESTRA OLTRE UN MILIONE DI EURO. DENUNCIATI TRE IMPRENDITORI.

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I Finanzieri in forza al Comando Provinciale di Trieste hanno recentemente eseguito un provvedimento di
sequestro preventivo di oltre un milione di euro, emesso d’urgenza dall’Ufficio del G.I.P. presso il Tribunale di
Trieste su conforme richiesta della locale Procura della Repubblica.

Tale provvedimento cautelare è finalizzato alla confisca di denaro contante nonché di n.2 immobili residenziali e
relative pertinenze, rispettivamente siti in Monfalcone e Gradisca d’Isonzo, fino a concorrenza del valore
complessivo di euro 1.041.861,84. Esso costituisce il parziale esito di una serie di attività investigative svolte dal
Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, su delega dell’autorità giudiziaria giuliana nel settore degli incentivi
fiscali alla cd. “digital economy”.

Le indagini avevano preso le mosse dall’analisi di bilancio eseguita nei confronti di alcune società operanti nel
settore della carpenteria metallica navale per delineare le modalità generative dei crediti fiscali derivati
dall’avvenuta attività di formazione cd. “4.0” ex art.146 della legge n.205/2017 (legge di bilancio per il 2018),
utilizzati dalle tre società sopra indicate in compensazione di rilevanti debiti tributari nel biennio 2020-2021.

La paziente ricostruzione a posteriori relativa all’esecuzione di tali attività di formazione, operata dai militari sul
piano documentale e testimoniale, consentiva di accertarne la loro sostanziale irrilevanza in concreto sul piano
formativo e professionale. Ciò in quanto tali attività formative altro non erano che il frutto di un processo di
elaborazione e validazione del tutto artificioso.

La piena condivisione delle conclusioni cui sono pervenuti gli operanti, unita alla presa d’atto della situazione
finanziaria dei soggetti economici interessati, determinava quindi, oltra al deferimento alla locale Procura della
Repubblica degli amministratori di tre di tali società per il reato di cui all’art.10 quater del D.lgs. n.74/2000
(omesso versamento delle imposte mediante indebita compensazione di crediti inesistenti) ed alla formulazione
da parte dell’Autorità Giudiziaria procedente della proposta di sequestro preventivo, successivamente eseguito.
L’esito investigativo testimonia l’efficacia dell’azione posta in essere dalla Magistratura e dalla Guardia di
Finanza nel contrasto di tutti quegli illeciti che pregiudicano la tutela degli interessi erariali ed il meccanismo di
sana concorrenza tra le imprese, con specifico riguardo al delicato processo di ammodernamento richiesto dalla
digital economy.

In ossequio alle disposizioni recate dal Decreto Legislativo 8 novembre 2021, n.188 si evidenzia che, per il
principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine sarà
definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.