“Il futuro ha un cuore antico”, le parole pronunciate dal Questore di Gorizia Paolo Gropuzzo, spalle al monumento Quota Erma 12 – zona Lisert di Monfalcone – e volto diretto alle autorità militari, civili e ad Assoarma, con il Presidente De Manzini, questa mattina, in occasione della cerimonia commemorativa in onore dei caduti della III armata. Parole colme di significato, che intrappolano al loro interno l’essenza della cerimonia di stamane, come sottolineato dal Sindaco Anna Maria Cisint, presente alla commemorazione: “anche se i tempi rievocati da questo monumento sembrano così lontani, non dobbiamo perdere le radici e le fondamenta sulle quali le generazioni che ci hanno preceduto hanno costruito durante il Novecento l’identità italiana del nostro territorio. I valori spirituali, morali e identitari sono importanti in quanto – assieme alle trasformazioni urbane – essi sono il collante che distingue una comunità, essi formano l’anima che connota l’essere parte di questa nostra città”.
Sindaco che, nei prossimi giorni, terrà “importanti incontri a livello governativo. Avrò modo di rappresentare ai livelli più alti del nostro governo le aspirazioni della nostra città, quelle della nostra gente e quelle dei nostri giovani, le questioni del lavoro e dello sviluppo”. E tuttavia, “per realizzare queste nostre aspirazioni abbiamo bisogno di conservare il segno della nostra identità, il rispetto per la nostra lingua e la difesa dei nostri valori. Proprio quei principi che sono rappresentati da questo monumento che rende omaggio ai gloriosi caduti della Terza Armata che durante la prima guerra mondiale combatterono valorosamente sulle alture del nostro Carso”.
Il Monumento “ricorda uno dei momenti fondanti della storia cittadina: quello dell’appartenenza di Monfalcone all’Italia e, soprattutto, il sacrificio di tanti giovani per assicurare alla nostra comunità, il segno della nostra identità, il rispetto per la nostra lingua, la difesa dei nostri valori”. Monumento il cui scopo, spiega il Presidente dell’IPA Giorgio Bottò, è “la memoria del percorso che ci ha portato dove siamo, che tiene vive nelle memorie le situazioni, le tragedie, l’amor di patria, il grande impegno per il futuro di chi ha combattuto”.
È stata anche occasione, quella di stamattina, per l’inaugurazione dell “Angolo della memoria”, creato a cura dell’IPA di Monfalcone con il sostegno del Comune, inserito nel “Giardino del Milite Ignoto”, che circonda il monumento Erma 12. All’interno, una panchina tricolore e un leggio in pietra di Aurisina recitante la poesia di Pierpaolo Freschi “In memoria del Milite Ignoto”.