• 8 Settembre 2024 1:20

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LA SETTIMANA DELLA BONIFICA: AL VIA PIANO DI RECUPERO A TORVISCOSA

POSA PRIMA PIETRA

Dopo il convegno di apertura a Villa Manin, la Settimana della bonifica – appuntamento annuale promosso dall’ANBI nazionale (associazione nazionale bonifiche) con lo scopo di divulgare l’attività, il ruolo e le funzioni dei consorzi di bonifica, dalla difesa idraulica del territorio al servizio irriguo fornito all’imprenditoria agricola – organizzato dal Consorzio di bonifica pianura friulana, è proseguito a Torviscosa. Qui si è tenuta la cerimonia della posa della prima pietra per i lavori di bonifica ambientale del sito industriale Caffaro, previsti nell’accordo di programma fra il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica e la Regione FVG. Simbolicamente le autorità –  la presidente del Consorzio di bonifica pianura friulana e presidente ANBI Fvg, Rosanna Clocchiatti, il viceministro dell’Ambiente e sicurezza energetica, Vannia Gava, l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, Fabio Scoccimarro, la segretaria dell’autorità̀ di bacino delle Alpi orientali, Marina Colaizzi – hanno dato il via ai lavori con una “spalata” di ghiaia, prima di riunirsi in conferenza stampa presso il CID (centro informazione documentazione) di Torviscosa.

I LAVORI

Dopo i saluti istituzionali del sindaco Enrico Monticolo, sono seguiti gli interventi tecnici relativi al progetto di bonifica ambientale di Massimo Canali, direttore centrale difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile della Regione FVG e, della medesima direzione, di Flavio Gabrielcig, direttore servizio disciplina gestione rifiuti e siti inquinati. Per il  consorzio hanno relazionato il direttore generale Armando Di Nardo Alessandra Tonelli, RUP dei lavori e responsabile staff ambiente e sicurezza. Il primo cittadino di Torviscosa ha parlato di una sfida complessa che, una volta vinta, “sarà a beneficio di tutta la comunità, un intervento di riparazione ambientale che è anche un’opportunità di rinascita, e di creazione di nuovi posti di lavori” ha preso la parola Canali, il quale ha ripercorso l’intero iter del progetto, partendo dal 2014, quando esistevano ancora due consorzi, entrambi storici, poi divenuti un’unica entità giuridica. Fusione che ha portato nel 2016 a un protocollo d’intesa su questa materia che conferiva il compito di bonifica ai soggetti allora presenti – Regione, Comune e amministrazione straordinaria -, “i quali si diedero compiti per casa parecchio difficili, con un responsabile non più presente e un quadro giuridico non banale”.

NUMERI

Oggi finalmente si è giunti al dunque: si spenderanno quasi 50 milioni di euro per avviare gli importanti (e prevedibilmente lunghi) lavori finalizzati a bonificare un milione di metri cubi di rifiuti inquinanti, scaricati dagli anni ‘60 in poi nel sito della Caffaro, come ha illustrato Gabrielcig tramite schede progettuali (rimozione e smaltimento rifiuti peci benzoiche, ripristino ed efficientamento barriera idraulica, sistemazione superficiale discariche, impermeabilizzazione, ecc.), che prevedono tre fasi di intervento. “In questa area di circa 25 ettari ci sono sette discariche e un milione di metri cubi rifiuti tra ceneri, residui produzione, cellulosa, fanghi di dragaggio della darsena”, ha precisato Tonelli.