“Prima di avviare i lavori di sistemazione della frana sulla provinciale a Clauzetto, è necessario attendere il passaggio della perturbazione prevista per questo fine settimana. Solo successivamente potrà essere compiuto, in sicurezza, l’intervento già programmato, la cui conclusione potrebbe avvenire entro fine mese”.
A chiarire i motivi per cui al momento non è stato ancora possibile avviare i lavori sul tratto viario che si trova nell’alto pordenonese è l’assessore regionale alle Infrastrutture Cristina Amirante.
L’esponente dell’esecutivo Fedriga ha ricordato che “la Protezione civile regionale ha restituito all’Edr il sedime venerdì scorso nel tardo pomeriggio e che quindi solo lunedì mattina si è avuta la disponibilità effettiva della strada. Tuttavia – prosegue Amirante – le previsioni del tempo prevedono, per questo fine settimana, l’arrivo di una perturbazione intensa con piogge abbondanti soprattutto tra sabato e domenica. Per questo motivo il coordinatore per la sicurezza ha già ordinato all’Edr di non dare il via ai lavori di sistemazione della frana. Quest’ultima, infatti, come emerge dalle relazioni del geologo incaricato per il ripristino della strada, non si è ancora arrestata e le abbondanti piogge potrebbero in qualche modo riattivarla. Pertanto, al momento, il tratto viario rimane chiuso e i lavori potranno partire non appena passerà la perturbazione e sarà completato il ruscellamento dell’acqua”.
Se verranno rispettate le previsioni con il passaggio della fase acuta nella giornata di lunedì, allora a partire da metà della prossima settimana potrebbe prendere il via, in sicurezza, il lavoro di scavo al disotto del fronte franoso. “Le opere – spiega ancora Amirante – prevedono inoltre la posa di tombotti e tubazioni per regimare le acque, la sistemazione di alcuni sensori sulla frana ma anche nei tombotti stessi, per segnalare eventuali ostruzioni dovute alla presenza di materiale terroso al loro interno, nonché la posa dei semafori già ordinati e pronti nei magazzini dell’Edr. Per fare tutto ciò serviranno una ventina di giorni e quindi la strada potrebbe essere riaperta entro la fine di febbraio”.
“Tuttavia – conclude l’assessore regionale – le prescrizioni del geologo prevedono che, nonostante la presenza dei sensori e dei semafori, anche a lavori ultimati si debba procedere con la chiusura del tratto viario ogniqualvolta si verifichi una perturbazione come quella prevista nel fine settimana”.