• 22 Novembre 2024 12:52

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NASCE IL PRIMO CLUSTER ITALIANO DEL LEGNO Nominato direttore generale il friulano Carlo Piemonte, direttore di Cluster Arredo FVG e già presidente di Legno Servizi

Il primo Cluster italiano del legno porta anche la firma del Friuli Venezia Giulia tra i suoi fondatori e sarà diretto dal friulano Carlo Piemonte, 41 anni, direttore di Cluster Arredo FVG e già presidente di Legno Servizi, nominato direttore generale da tutti i soci intervenuti a Roma alla firma dell’atto costitutivo alla presenza del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste On. Francesco Lollobrigida. Una iniziativa che compie un ulteriore passo avanti per l’attuazione della strategia forestale nazionale tra le più all’avanguardia in Europa, ponendo altresì l’obiettivo di giungere a una filiera 100% italiana.

Tra i 15 i soggetti fondatori che costituiscono il primo Cluster Italiano del legno, oltre al Cluster FVG, compaiono nomi blasonati dallo spessore nazionale: FederlegnoArredo, CNA, Confartigianato, Confcooperative, LegaCoop, AGCI, Consorzio Legno Veneto, FSC Italia, PEFC Italia, Uncem nazionale, Università della Basilicata, Università di Padova, Università della Tuscia e il CNR. Potenzialità enormi, quelle del mondo delle foreste, che Piemonte ha da sempre intravisto, lavorando per anni “per valorizzare ciò che già c’è”.

Originario di Medeuzza, vissuto in Friuli Venezia Giulia e all’estero, laureato in Diritto internazionale ed europeo all’università di Trieste, dopo l’ingresso nella Polizia di stato (“il servizio militare che mi ha avvicinato alla legge”) Piemonte decide di  lasciare il “posto fisso” per studiare all’università e lanciarsi poi professionalmente nel mondo dell’arredo quando, nel 2008, a 27 anni, viene notato dall’allora presidente dell’Asdi Sedia Renato De Sabbata. Il compito richiesto al giovane manager non è semplice: riposizionare il Distretto della sedia prima, quello del mobile poi. Un lavoro costante che ha portato, nel tempo, alla costituzione di un unico Cluster regionale, un modello a cui tante regioni si ispirano. E il suo direttore, da oggi, seguirà le sorti anche di quello nazionale.