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OMICIDIO DI CAPODANNO: GIOVEDÌ LE RICHIESTE DEL PM E LE ARRINGHE DEGLI AVVOCATI, POI LA SENTENZA: DIPRE RISCHIA L’ERGASTOLO

DiRedazione

Apr 7, 2025

Settimana decisiva per le sorti di Anderson Vazquez Dipre, il 35 enne di origini dominicane accusato di omicidio volontario aggravato per la morte di Ezechiele Mendoza Gutierrez, 31 anni, avvenuta il 1 gennaio del 2024 al Laghetto Alcione di Udine. Giovedì davanti alla Corte d’Assise del Tribunale di Udine, presieduta dal giudice Paolo Milocco, Anderson Vazquez Dipre, 35 anni, conoscerà il suo destino. È attesa, infatti, dopo la discussione, la sentenza in cui rischia di essere condannato all’ergastolo. Il 1 gennaio del 2024 al Laghetto Alcione ci fu un litigio, Dipre colpì Gutierrez con la mano in cui teneva un bicchiere di vetro procurandogli una ferita mortale alla gola. Poi fuggì a Tarvisio per rifugiarsi dalla madre, ma la fuga durò poco, i carabinieri lo arrestarono. Dipre in quel periodo era soggetto al regime degli arresti domiciliari per altri motivi. Era evaso per andare a festeggiare il capodanno con i connazionali. Giovedì mattina l’udienza si aprirà con la discussione, Il Pm Elisa Calligaris chiederà che la Corte, composta da due giudici togati, il presidente Milocco, il giudice a latere Pecile, e i sei giudici popolari, accolga la richiesta di condanna per l’accusa di omicidio volontario aggravato. Dipre rischia la pena dell’ergastolo. Ci saranno poi le arringhe degli avvocati di parte civile Roberto Mete, Luca Umana e Antonio Todaro e dei difensori dell’imputato Emanuele Sergo e Oreste Dominioni. Poi la camera di consiglio per la pronuncia della sentenza. La difesa, che ha sempre sostenuto di non contestare il fatto che Dipre abbia colpito Gutierrez, punta ad ottenere la riqualificazione del reato in omicidio preterintenzionale, ovvero che non c’era volontarietà di uccidere. Il processo si basa tutto sulla dinamica del colpo inferto da Dipre a Gutierrez e in particolare se il bicchiere con cui lo ha colpito era rotto prima dell’impatto o si è rotto a contatto con la gola della vittima. Nelle udienze di dibattimento, è stato mostrato in diverse versioni un filmato dell’unica telecamera di sicurezza del locale che ha ripreso la scena dall’interno attraverso la porta finestra che dà sulla veranda dove è avvenuto il fatto. Il video, di scarsa qualità, secondo l’accusa dimostrerebbe la volontarietà del gesto di Dipre. Di diverso avviso la difesa. Il filmato è stato sottoposto a processi di ottimizzazione della qualità dai consulenti tecnici dell’accusa e della difesa, con conclusioni discordanti su ciò che emerge. Così come sono discordanti le conclusioni dei medici legali Antonello Cirnelli, per la procura, e Alfonso De Maglio per la difesa.

 

Articolo di Francesco Pezzella