La Polizia di Stato di Pordenone, nella mattinata di oggi martedì 24 gennaio, ha dato esecuzione ad una misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico emessa dal giudice delle indagini Preliminari del Tribunale di Pordenone, su richiesta del pubblico ministero procedente, nei confronti di B.S. trentanovenne, residente in provincia di Udine ma di fatto domiciliato a Spilimbergo (PN), al quale viene contestato il reato di spaccio di sostanze stupefacenti ai sensi dell’articolo 73 del dpr 309/90.
L’indagine avviata lo scorso agosto dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Pordenone sotto il coordinamento dalla locale Procura, consentiva d’individuare l’esistenza di un gruppo composto da almeno sei cittadini, tutti di nazionalità italiana, dedito al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti nella provincia di Pordenone e in quelle limitrofe, avente sede operativa nel comune di Spilimbergo (PN).
Nel corso dell’attività investigativa, condotta sia con metodologie tradizionali che con attività di carattere tecnico, sono state documentate e riscontrate numerose cessioni, e sequestrati oltre sette chilogrammi di sostanza stupefacente, eseguiti due arresti in flagranza e segnalati numerosi assuntori.
Oltre ad accertare le responsabilità dall’arrestato, le indagini hanno permesso d’individuare il pieno coinvolgimento di altre cinque persone, che sono state tutte indagate in stato di libertà, le quali secondo quando appurato in sede d’indagine, avevano il compito di supportare l’arrestato nell’attività di spaccio e aiutarlo nell’approvvigionamento della sostanza.
Contestualmente all’esecuzione della misura sono state operate perquisizioni domiciliari a carico degli indagati, che hanno permesso di recuperare ulteriori quantità di sostanza stupefacente e materiale atto al confezionamento.