La scrittrice francese Delphine De Vigan e gli scenari dischiusi dalla sua ultima pubblicazione, l’acclamato romanzo “Tutto per i bambini”, sono al centro del secondo appuntamento della rassegna Narratori d’Europa, promossa dall’IRSE, Istituto Regionale di Studi Europei, coordinata da Eleonora Boscariol e curata da Stefania Savocco, giunta al traguardo della 16^ edizione sul tema “Brave new Humanity. Il futuro artificiale che ci aspetta”. L’incontro è in programma giovedì 8 febbraio, alle 15.30 nell’Auditorium della Casa dello Studente Antonio Zanussi di Pordenone. Pubblicato da Einaudi nella collana Supercoralli 2022, “Tutto per i bambini” ruota intorno a una moglie e madre modello, Mélanie, che gestisce un canale youtube seguito da milioni di iscritti, Happy Récré, interamente dedicato ai suoi figli Sam e Kim, di otto e sei anni. I bambini si esibiscono in una recita ininterrotta davanti alla telecamera: Mélanie ha trasformato le loro identità in un bene di consumo. Ma un giorno i riflettori di Happy Récré fanno cortocircuito. Kim è scomparsa. Delphine de Vigan si avventura con coraggio nell’universo complesso e affascinante dei social network, restituendo il ritratto di una società – la nostra – in cui non c’è niente che non possa essere messo in scena e in vendita. Persino, e soprattutto, la felicità. Narratori d’Europa 2024 propone quest’anno un excursus attualissimo nella narrativa europea contemporanea spaziando fra social media e intelligenza artificiale, per una riflessione sul complesso equilibrio fra vita reale e virtuale, ma anche per comprendere potenzialità e pericoli delle grandi novità tecnologiche che ci incuriosiscono e spesso anche ci spaventano. Spiega la curatrice Stefania Savocco che «esiste un genere diffusissimo in Europa, quello della speculative fiction, che interpreta con inquietanti scenari la contemporaneità, divenendo celebrazione e analisi critica a un tempo delle conquiste umane. Delphine De Vigan costruisce un giallo che scava nell’interazione tra realtà materiale e realtà analogica, quella che oggi chiamiamo “onlife”. Una dimensione dai confini labili, in cui si confondono e intrecciano pericolosamente audacia e coraggio, rischio e presunzione, quella di una “brave new humanity”, per l’appunto». L’accesso all’incontro è libero, il programma dettagliato con prenotazioni sul sito https://bit.ly/IRSE_NarratoriEuropa16 Delphine de Vigan ha esordito come scrittrice nel 2001 con Giorni senza fame. Sono seguiti, tra gli altri, Gli effetti secondari dei sogni (Prix des Libraires al Salon du Livre 2008), Niente si oppone alla notte (Prix du roman Fnac, Gran prix des lectrices de Elle e finalista al Prix Goncourt 2011) e Da una storia vera (Prix Renaudot e Prix Goncourt des lycéens 2015). Einaudi ha pubblicato i romanzi Le fedeltà invisibili (2018 e 2019), Le gratitudini (2020 e 2021) e Tutto per i bambini (2022).