• 22 Novembre 2024 2:43

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LETTERA AL DIRETTORE. CI SCRIVE IL LEGALE DEL BAR DI MONFALCONE DOVE SI SAREBBE SVOLTA L’AGGRESSIONE A UNA DONNA ALLA VIGILI DI PASQUA.

Scrivo la presente in nome e per conto della titolare del bar Ti Adoro di Monfalcone nel quale si sarebbe svolta l’aggressione nei confronti della sig.ra Monica Bizaj, la sera del giorno 8 aprile u.s., vicenda che ha avuto notevole riscontro sulla stampa, anche nazionale, ed in particolare sulle Vostre testate informative e che la mia mandante desidera precisare essersi svolta in maniera difforme da come è stata descritta.

Un tanto vuole farlo garantendo, per quanto possibile, la privacy propria e dei suoi familiari, pesantemente intaccata negli ultimi giorni anche attraverso il clamore che la vicenda ha avuto sui social con gravissimi insulti nei suoi confronti e con il fine di tutelare la dignità e l’onorabilità propria ed, in particolare, della dipendente che svolgeva la propria attività lavorativa la sera dei fatti.

Con la dovuta premessa che è compito delle autorità inquirenti fare completa luce su quanto accaduto, la mia mandante precisa che si è messa immediatamente a disposizione degli investigatori, sebbene non presente nel bar la sera del giorno 8, e lo stesso ha fatto la propria dipendente che ha prontamente indicato la possibilità di ricostruire quanto accaduto nelle immediatezze del locale attraverso le telecamere di un esercizio commerciale contiguo, non avendo la propria attività un proprio sistema di sorveglianza.

Una prima ricostruzione, attraverso le testimonianze delle persone presenti quella sera ed in particolare della dipendente presente, permette alla mia mandante, fin da ora, di affermare che nessuna aggressione si è svolta nel proprio locale o nelle sue pertinenze e quindi nessuna omissione, mancato avviso alle autorità o mancato intervento vi è stato da parte della dipendente del locale o dei suoi avventori si è verificato.

La mia mandante, quindi, chiede, mio tramite, una rettifica della narrazione dei fatti, come da Voi riportata, che ha dato origine ad una campagna sui social media, diffamatoria ed offensiva, e che la mia mandante: certamente segnalerà all’Autorità Giudiziaria, per i suoi contenuti fortemente offensivi nei confronti della propria attività e delle persone che vi lavorano con tanta dedizione.

La titolare del bar riporta anche un pensiero di solidarietà nei confronti della vittima de11’aggressione ma pretende che la narrazione dei fatti, da parte di tutti i soggetti coinvolti, avvenga secondo i canoni della massima correttezza e veridicità.

Un ultimo pensiero a se stessa: la mia mandante è stata in passato oggetto di maltrattamenti di genere che sono, ancora oggi, oggetto di procedimenti penali e passare, come sta avvenendo su numerose pagine social, per una persona indifferente al gravissimo problema della violenza sulle donne o, addirittura, quale “fiancheggiatrice” dei responsabile de11’aggressione, è circostanza che le fa doppiamente male, come persona e come donna vittima di violenze, e che non intende tollerare o sopportare senza risposta alcuna.

Distinti saluti

Avv. Federico Cechet

Monfalcone, 19 aprile 2023