Una creazione sulla complessità biologica della vita, un’indagine coreografica in cui l’autore, con la collaborazione di un gruppo di scienziati di genetica, fa dialogare scienza e filosofia mettendo in sequenza il suo genoma completo. Giovedì 8 febbraio alle 20.45 il Teatro Verdi di Gorizia ospiterà una delle tre date italiane del tour di Autobiography della Company Wayne McGregor, spettacolo di bellezza magnetica, dove la danza è celebrata al suo meglio, nell’ambito del cartellone di Musica e balletto. Wayne McGregor è una delle figure di maggiore spicco della danza contemporanea, arte che ha contribuito a ridefinire radicalmente con pionieristiche innovazioni. Si è imposto a livello internazionale con il lavoro sul rapporto tra danza e tecnologia e per la profonda energia del gesto coreografico che sprigiona dalle sue opere. Codice genetico, intelligenza artificiale e coreografia si fondono in un’opera che si immagina e si riproduce di nuovo a ogni spettacolo. Dieci danzatori sono un campione di cosa vuol dire oggi società multietnica, quella che si incrocia per le vie di Londra. Con loro McGregor organizza una danza mutevole e cangiante, sempre sorprendente, che mixa sapientemente gli off balance di Forsythe, i passi di hip hop a suggestioni orientali, acrobatismi contemporanei, citazioni di passi accademici. Le evoluzioni si sviluppano sotto una possente griglia di luci, una struttura metallica a piccole piramidi rovesciate concepita da Lucy Carter, che passa dai bagliori accecanti alle penombre al buio totale ricorrendo anche a raggi laser che inondano la platea.
Alle 18 di giovedì 8 febbraio, nel Ridotto Macedonio, nell’ambito della rassegna Incontri al Verdi, la scuola di danza Tersicore proporrà una prolusione di approfondimento dello spettacolo. La conferenza sarà a ingresso libero.
La biglietteria, in via Garibaldi 2/a (telefono 0481 383601) è aperta da lunedì a venerdì dalle 17 alle 19 e sabato dalle 10.30 alle 12.30. La vendita on line dei biglietti è attiva sul circuito Vivaticket.