L’Associazione Endometriosi FVG proporrà a Udine, nella giornata di sabato 24 giugno, il primo congresso internazionale su una serie di patologie femminili – endometriosi, adenomiosi, fibromi uterini, vulvodinia e vestibulite – pesantemente invalidanti e penalizzate, troppo spesso, da un forte ritardo diagnostico (dai 5 ai 9 anni), oltre che dalla mancanza di una certezza della cura.
Finalità del congresso, che si intitolerà “Le 2S – Sostenibilità e Salute. Le patologie invisibili di questo secolo nella Mitteleuropa” e che si svolgerà nella prestigiosa sede di Palazzo di Toppo Wassermann, per l’intera giornata, è scardinare la consuetudine di pensiero in base alla quale, spesso, i sintomi espressi vengono ricondotti a una normale fisiologicità di genere, e conseguentemente sottovalutati: un ascolto attivo, indagini approfondite e multidisciplinari, percorsi diagnostici-terapeutici chiari e omogenei su tutto il territorio nazionale sono indispensabili per ridurre il ritardo nella diagnosi, appunto, migliorare la presa in carico e la cura delle pazienti. Endometriosi e vulvodinia colpiscono all’incirca il 15% della popolazione femminile in età fertile: in Italia ne sono affette 3 milioni di donne, in Friuli Venezia Giulia il totale si aggira, in entrambi i casi, sulle 26.500 unità.
«Sono attesi i massimi esperti del settore, da Italia, Slovenia, Austria e Svizzera: in un programma molto articolato – spiega la presidente dell’Associazione Endometriosi FVG, Sonia Manente, che ha progettato l’evento e ne ha curato l’organizzazione – forniranno, in una “contaminazione” di menti, un quadro di dettaglio sulle patologie di cui sopra, che impattano pesantemente sulla quotidianità e sulla qualità di vita delle donne. Agli interventi dei luminari si affiancherà una tavola rotonda in cui verranno portate testimonianze di donne affette da patologie ginecologiche, alla presenza di alcuni medici specialisti: l’appuntamento, nel caso, è nella Sala del Consiglio (al 1° piano), dalle 17 alle 18.30. A questa sezione saranno ammesse al massimo 25 persone».
I lavori si apriranno alle 8.20, con i saluti delle autorità – attesi, in particolare, il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Mauro Bordin, il presidente della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia, professor Nicola Colacurci, il professor Adolf Lukanović, presidente Società slovena di ginecologia e ostetricia, e il professor Giuseppe Ricci, direttore della Scuola di specializzazione in ginecologia e ostetricia -, ed entreranno poi nel vivo con una sessione incentrata sul tema “La donna e il dolore: patologie croniche come l’endometriosi, l’adenomiosi e i fibromi”; la successiva verterà sulla “Multidisciplinarietà: lo stato dell’arte dell’imaging”, la terza sulle “Patologie invisibili: diagnosi e comorbilità – vulvodinia e vestibulite”. Nel pomeriggio, quindi, focus sulla “Consapevolezza del dolore neurologico: la prevenzione per una diagnosi precoce”; a seguire, “Case History europee per le patologie croniche ginecologiche” e approfondimento su “Le comorbilità nelle patologie croniche: conseguenze”.
Fra i relatori più illustri, i professori Vito Chiantera (da Palermo), Jörg Keckstein (Villach) e Marc Possover (Zurigo); insieme a loro, i dottori Giuliano Auber, Helena Ban Frangež, Miriam Cellini, Natalia Cicala, Cristina Delneri, Alfonsina Frattasio, Alba Guglielmo, Katiuscia Menni, Valentina Pecorari, Francesco Pirrone, Federico Romano, Vesna Šalamun, Federico Sandri e Gabriella Zito.
La partecipazione al convegno, sostenuto da Gruppo Aspiag, Arriva Udine e Banca di Udine, garantirà l’acquisizione dei crediti gratuiti per l’Educazione continua in medicina per le professioni sanitarie, per circa 100 figure sanitarie.
E per rendere l’occasione, al di là dal rilievo scientifico, un’opportunità di ribalta per il Friuli Venezia Giulia, l’Associazione Endometriosi ha proposto all’International Committee Romeo and Juliet in Friuli di realizzare per i relatori ospiti un biglietto di ringraziamento con un’immagine che richiama la storia di Luigi Da Porto e Lucina Savorgnan, ispiratori della celeberrima tragedia di Shakespeare.