Dalla Puglia in Friuli per rubare 1523 prosciutti. Otto le persone finite a processo per il furto messo a segno tra l’1 e il 2 aprile 2023 negli stabilimenti della produzione de “La Vecje Salumerie” di Rivignano Teor, un colpo dal bottino del valore di 200mila euro.
Ieri il giudice del Tribunale di Udine Camilla del Torre, ha accettato la proposta di patteggiamento per sei degli otto imputati finiti a processo con l’accusa di furto aggravato in concorso, mentre uno è stato condannato nel giudizio con rito abbreviato e uno è stato assolto. Simone Umberto Raspatelli, 30 anni di Binasco, è stato condannato a 1 anno e 6 mesi di reclusione. L’assolto è Luigi Gallo, 24 anni di Cerignola. Il patteggiamento ha visto il giudice applicare la pena di 2 anni e 6 mesi per Graziano Turi, 46 anni di Cerignola e Massimo Damiano Turturro, 52 anni di Canosa di Puglia, 2 anni e 3 mesi per Pasquale Francese, 50 anni, e Raffaele Iannelli, 59 anni, entrambi di Canosa di Puglia, 2 anni e 2 mesi per Giovanni Gallo, 47 anni, e Michele Matera, 27 anni, tutti e due di Cerignola. Le indagini svolte dai carabinieri di Latisana hanno accertato che la banda, dopo aver manomesso il sistema di allarme, si era ricavata un varco tagliando la rete di recinzione e poi dopo aver forzato una porta antipanico sul retro dello stabilimento si era introdotta all’interno portando via i 1523 prosciutti. La merce era stata caricata su un autoarticolato per essere trasportata a Ronchis e trasferita su due mezzi più piccoli e prendere la direzione di Cerignola in Puglia.
I carabinieri hanno anche accertato che il raid sarebbe dovuto proseguire la notte seguente ma il secondo round è saltato dopo la scoperta della prima intrusione fatta casualmente da un addetto dell’azienda che si era presentato nello stabilimento il 2 aprile pur essendo un giorno festivo.
Rappresentato dall’avvocato Piergiorgio Bertoli, il titolare del prosciuttificio Giuseppe Pressacco si è costituito parte civile. Il giudice ha riconosciuto alla parte offesa il diritto ad un risarcimento da quantificare in sede civile. Al momento il danno è stato solo parzialmente recuperato da un rimborso dell’assicurazione di 60mila euro.
A cura di Francesco Pezzella