Negli ultimi giorni il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Pordenone ha “intercettato” e sequestrato 115 grammi di sostanze stupefacenti, tra hashish (113 gr), cocaina (2 gr) ed MDA (0,5 gr). Tre i denunciati all’Autorità Giudiziaria: un italiano, un pakistano ed un egiziano, per detenzione di sostanze stupefacenti. Tre, invece, le persone segnalate alla locale Prefettura per uso di droghe.
Il primo sequestro è scaturito da una segnalazione pervenuta al numero di pubblica utilità ”117”, relativa ad un “pacco”, destinato ad un residente nella Provincia, da cui proveniva un forte ed inconfondibile odore di cannabis. La “consegna controllata” del collo, immediatamente concertata con l’Autorità Giudiziaria, ha permesso, alle Fiamme Gialle del Gruppo di Pordenone, di identificarne il reale destinatario, un italiano, e di sottoporre a sequestro due “pezzi” di hashish del peso complessivo di 20 grammi. Stando alle prime ricostruzioni, la droga era stata acquistata dall’uomo in Campania e, poi, spedita a Pordenone perché più conveniente rispetto a quella reperibile in questo territorio.
Nel secondo caso, i finanzieri pordenonesi, hanno intercettato la cessione di una dose di hashish tra uno spacciatore pakistano ed una consumatrice italiana. La perquisizione del “pusher” e della sua abitazione – al cui interno erano presenti anche un tunisino ed un egiziano – ha permesso di rinvenire ulteriori 87 grammi di hashish e bilancini di precisione. La perquisizione degli altri due stranieri ha portato al sequestro di 2 grammi di cocaina e denaro contante. Il pakistano e l’egiziano sono stati denunciati alla Procura della Repubblica mentre il tunisino, detentore di una modica quantità, è stato segnalato, al pari della prima italiana acquirente, alla Prefettura del Friuli Occidentale per uso personale.
Nell’ultimo caso, i militari impiegati nel servizio di pubblica utilità “117”, hanno rinvenuto, nell’autovettura condotta da un cittadino brasiliano, 3,7 grammi di hashish. La droga è stata sequestrata ed il detentore è stato segnalato alla Prefettura di Pordenone.